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Prima di focalizzarci sull’assemblea condominiale ibrida o mista possono essere utili queste tre informazioni correlate che indicano quale sia stato il cambiamento, tuttora in corso, sull’uso del web e delle abitudini avvenuto durante la pandemia Covid 2020/2021.

Un rapido cambio di abitudini mai visto

1) Boom in Italia del commercio digitale che nel primo trimestre del 2021 segna una crescita del 78% facendo meglio della media globale. Il commercio digitale nel mondo è infatti cresciuto del 58% su base annua, ben al di sopra dei livelli pre-Covid (il tasso di crescita del primo trimestre 2020 era infatti solo del 17%), confermando come il fenomeno degli acquisti digitali è ormai entrato nelle abitudini di acquisto dei consumatori. L’Italia con +78% si posiziona al quarto posto tra i paesi con il maggior aumento percentuale dopo Canada, Olanda e Regno Unito.

2) Secondo i dati dell’Osservatorio smart working del Politecnico di Milano, i lavoratori in smart working erano già triplicati prima del Covid, nel periodo tra 2013 e il 2019: da 150mila a 570mila. Sempre secondo l’osservatorio i lavoratori che continueranno con lo smart working dopo la pandemia saranno 5 milioni e 350mila.

3) Uno degli ambienti più odiosi per le code imposte al cittadino è Poste Italiane, fenomeno che si è acuito a causa del distanziamento Covid. Ma un’app di PT governabile da smartphone risolve adesso il problema, permettendo di scegliere l’ufficio postale e prendere l’appuntamento per qualunque operazione.

Dunque, quanto sono cambiate le modalità di acquisto e le abitudini? Moltissimo e molto cambieranno ancora con la digitalizzazione da realizzare con i fondi del Recovery Plan.

Assemblea condominiale online: come è andata?

Tutta questa premessa per fare il punto sulla modalità di svolgimento delle assemblee condominiali, argomento dibattuto negli scorsi mesi e che è stato discusso anche dalle Associazioni alle quali fanno riferimento gli Amministratori di condominio.
Nell’articolo “Teleassemblea, sì dalle associazioni degli amministratori di condominio” pubblicato il 5 maggio 2021 su Il Sole 24 Ore l’assemblea condominiale online risulta ora vista con favore da parte di un’ampia maggioranza delle associazioni intervistate.

Nel frattempo la pandemia sta riducendo i propri effetti anche grazie alla vaccinazione delle persone e dunque sono riprese le assemblee condominiali (in presenza con le precauzioni di legge e online) sia per l’approvazione dei rendiconti che per le incombenze del superbonus 110%.

Assemblea condominio ibrida o mista

Ciò che non avviene al momento è la convocazione di assemblea ibrida o mista che a nostro parere è la tipologia di assemblea che sarà più utilizzata a partire dai prossimi mesi proprio per il cambio di abitudini di cui sopra sono enunciati tre esempi.
Saranno cioè i Condomini che pretenderanno che l’assemblea condominiale si svolga anche online per permettere la partecipazione in comodità, da fuori sede, senza lo spostamento della persona che potrà rimanere nella propria abitazione o nel proprio luogo di lavoro.

L’assemblea ibrida o mista dovrà quindi essere prevista dagli Amministratori di condominio più professionalizzati, pronti a superare le nuove formalità e molto più propensi all’uso del digitale, anche perché questa diventerà una motivazione per la scelta dell’Amministratore quando dovesse essere richiesto un avvicendamento.

L’Amministratore che vorrà offrire questa soluzione dovrà o servirsi di terzi in grado di assicurare il collegamento bidirezionale (quindi sale attrezzate adeguatamente per la videoconferenza) o dovrà attrezzare lo studio in modo da essere autonomo con una sala piccola o media per ricevere un numero limitato di persone in assemblea di presenza che potrà collegarsi in bidirezionale audio/video con coloro che partecipano da remoto.

Per la seconda soluzione occorrerà programmare un investimento non particolarmente rilevante (Euro 7.000/10.000) per realizzare un progetto di studio professionale con soluzioni tecnologiche di buona qualità e di semplice uso per un nuovo modo di lavorare e per poter competere con le società di gestione di immobili che si propongono anche nella gestione condominiale.