K-Score, l’indicatore sullo stato di salute aziendale

K-Score è un nuovo indicatore basato sull’intelligenza artificiale (tecnica di machine learning supervisionato) i cui risultati sono testati scientificamente dalla Facoltà di Matematica dell’Università di Camerino.
L’indicatore, derivato dall’analisi dei dati di bilancio di due esercizi, indica il rischio di fallimento di una società a tre anni restituendo un indice di alto, medio o basso rischio.

La novità consiste nel miglioramento ottenuto sull’indice Z-Score di Altman e nel fatto che l’addestramento è avvenuto su aziende italiane, quindi con una tipologia di imprese non lontana dagli utilizzatori dello strumento.

Utilità K-Score

L’utilità di K-Score si presenta quando si voglia ottenere immediatamente un indicatore dello stato di salute di un’azienda.
Dunque vediamo quali possono i casi più comuni per l’uso di K-Score, sempre tenendo conto che il suo grado di accuratezza è intorno all’88% e quindi può essere necessaria un’analisi più approfondita.

K-Score per la propria azienda

Dal 15 Luglio 2022 è in vigore il Codice della Crisi d’impresa che ha come obiettivo di fondo la salvaguardia del valore sociale dell’impresa; conseguentemente sono stati modificati gli articoli del Codice Civile applicabili all’area della gestione d’impresa allo scopo di indirizzare gli imprenditori ad un coerente comportamento che assicuri la continuità aziendale.
Uno dei pilastri è l’applicazione del secondo comma dell’art. 2086 che prevede l’introduzione degli adeguati assetti organizzativo, amministrativo, contabile (v. come si declinano gli adeguati assetti).
Insieme al test di verifica dell’esistenza degli adeguati assetti, è immediatamente disponibile K-Score che propone l’indicatore di rischio fallimento a 3 anni. Ai primi due risultati può fare seguito l’analisi più approfondita del Cruscotto di Controllo basato sulla Balance Scorecard di Kaplan e Norton che valuta dati qualitativi e quantitativi con periodicità almeno trimestrale.
Per la misurazione completa della gestione d’impresa è suggerito il percorso completo in 8 punti che comprende tutti gli strumenti indispensabili per il controllo di gestione e per rispettare la normativa vigente.

K-Score per la valutazione dei Clienti

K-Score è efficace nell’analisi di fatturato della clientela congiuntamente all’applicazione del principio di Pareto per valutarne gli effetti in combinazione.
Quando la clientela è rappresentata da un numero ristretto di soggetti oltre al costante aggiornamento sull’affidabilità commerciale è necessaria la misurazione di K-Score per comprendere l’impatto gestionale e strategico in caso di risultato non soddisfacente.
Conoscere preventivamente le difficoltà di clienti importanti aiuta a prendere decisioni strategiche!

K-Score per la valutazione dei Fornitori

Se il successo aziendale è determinato dalla scelta di alcuni fornitori strategici e dal rapporto preferenziale stabilito, è importante una valutazione con l’indicatore per non essere impreparati alla ricerca e sostituzione di un fornitore che si dovesse trovare in difficoltà.
Dunque anche in questo caso l’indicatore K-Score, che è predittivo a tre anni, è un passaggio obbligato.

K-Score per il benchmarking esterno

Sebbene un unico risultato compresso sia riduttivo, l’indicatore può essere utile per comprendere che cosa sta avvenendo tra i competitori nel mercato di riferimento.

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